La Prima squadra termina a Sion un’ottima stagione

La Prima squadra termina a Sion un’ottima stagione

Termina agli ottavi di finale l’avventura della prima squadra che in Gara 2 contro Sion non riesce a ribaltare il -4 dell’andata. I biancoazzurri, sempre in partita, hanno dovuto fare i conti con la maggior esperienza e forza fisica degli avversari, elementi che hanno fatto la differenza nei minuti finali dell’incontro.

La giornata inizia con una brutta sorpresa per i momò: Coach Michele Sera è costretto a dare forfait a causa di un problema fisico. A guidare la squadra in panchina sarà il suo vice, Dario Frasisti. Assenti anche Tessaro (infortunio alla mano) e Picco (impegni personali). Ma la motivazione non manca, come pure la convinzione di poter battere un avversario di spessore, seppur privo del suo top scorer Marcario (ancora in panchina a dirigere le danze).

Si arriva a Sion un paio d’ore prima della palla a due. C’è tutto il tempo per un po’ di relax, una passeggiata ad ammirare il bellissimo centro sportivo locale, prima di scendere in campo per la sfida più importante della stagione.

I momò entrano in partita e con un ottimo atteggiamento riescono addirittura a mettere il naso avanti (+4), ma padroni di casa rispondono colpo su colpo alle scorribande del duo Iocchi-Veglio, vere e proprie spine nel fianco dei vallesani. Coach Frasisti innesca immediatamente le rotazioni proponendo vari quintetti e dando minuti anche ai più giovani. La bomba di Salman a 5” dalla prima sirena permette ai padroni di casa di chiudere il primo quarto avanti (19-18 al 10’). Ma i momò sono in partita, determinati e pronti a giocarsi la qualificazione ai quarti di finale.

Nel secondo periodo i vallesani perdono un paio di palloni in attacco ma Veglio e compagni faticano a produrre punti in attacco e non ne approfittano. Sion alza le percentuali e mette il naso avanti (28-23 al 5’) costringendo coach Frasisti a chiamare time-out. I momò non concedono alcun break agli avversari ma continuano ad avere qualche difficoltà di troppo in attacco. Le difese si fanno sentire e in campo non manca qualche colpo proibito. A farne le spese e Bianchini (taglio allo zigomo) che nel secondo tempo stringerà i denti e tornerà comunque in campo. Si va alla pausa lunga sul -3 (32-29) con la consapevolezza di avere le carte in regola per giocarsi il passaggio del turno.

Al rientro dagli spogliatoio i momò si schierano a zona, una 3-2 che sembra poter impensierire Sion. L’esito è tutto sommato positivo e consente ai biancoazzurri di riportarsi a contatto. Ma Jovanovic è una macchina da guerra e insacca 12 punti di fila tenendo a galla i suoi. La risposta dei momò non si fa attendere, con Veglio sugli scudi (14 punti nel 3° periodo) a mettere dosi di esperienza e qualità tecnica al servizio del gruppo, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Sul 46-41 arriva la reazione dei momò che grazie a un break di 1-8 e rimettono il naso avanti (47-49 al 30’).

L’ultimo quarto, come spesso accade in una sfida andata-ritorno così equilibrata, è decisivo. Al 33’ Caola tenta di stoppare l’avversario in contropiede e gli arbitri lo puniscono con un fallo antisportivo. Il fischio è corretto e permette a Sion di riportarsi avanti (2 su 2 ai liberi e bomba di Follonier che vale il 54-51). Poco dopo è ancora Follonier a punire dalla lunga distanza (57-53). I momò non mollano la presa: a 5’ dal termine subiscono un fallo antisportivo e pareggiano dalla lunetta. È un momento decisivo, ma i biancoazzurri non sono sufficientemente lucidi per sfruttare al meglio il possesso successivo e rimettere il naso avanti. Ne approfitta Sion, che segna un paio di canestri e riporta l’inerzia della gara nelle proprie mani. A 2’30” dalla fine, sul 66-61, Veglio e compagni sembrano aver esaurito le forze. Sion tocca il massimo vantaggio sul +10, ma i momò lottano comunque fino alla fine. Il cronometro corre veloce e si arriva al 73-65 finale.

Sion passa meritatamente il turno, nonostante l’ottima prova dei momò che sino alla fine hanno tentato di mettere il bastone tra le ruote agli avversari.

La stagione ufficiale si chiude agli ottavi di finale con una buona prestazione che fa ben sperare per il futuro. Il carattere e la determinazione hanno permesso ai biancoazzurri di giocarsi il passaggio del turno. Nei minuti finali è prevalsa la maggior esperienza e la forza fisica di un’avversaria che ha sicuramente le carte in regola per disputare un finale di stagione di alto livello.

Si torna in Ticino con la consapevolezza di aver messo un primo, importantissimo, tassello in una costruzione – quella del Progetto Pallacanestro Mendrisiotto – che sta pian piano prendendo forma. I primi risultati sono positivi e la via imboccata è certamente quella giusta. Ad inizio stagione comitato e staff tecnico avevano dichiarato a più riprese di non avere obiettivi in termini di risultati sportivi. La qualificazione ai playoff e le due gare disputate contro Sion rappresentano un buon risultato.

La doppia sfida playoff ha fatto emergere due aspetti sui quali sarà fondamentale lavorare in futuro. Il primo: il percorso di crescita, impressionante, del gruppo. La squadra scesa in campo a settembre, in occasione del Trofeo Memorial Koludrovic, è un lontano ricordo. Merito dello staff tecnico, capace di valorizzare gli elementi a disposizione e di rafforzare le dinamiche di gruppo, ma anche dei ragazzi che in questi mesi hanno lavorato duramente in palestra. Il secondo aspetto, altrettanto importante, è il calore del pubblico momò, ben rappresentato dalle centinaia di persone che hanno tifato RPM in Gara 1 al Liceo di Mendrisio, a dimostrazione del fatto che la passione per il basket nella nostra regione non manca e va semplicemente ravvivata. È compito degli addetti ai lavori coinvolgere giocatori, famiglie e tifosi e renderli partecipi di un progetto che ha un ottimo potenziale e che potrà certamente crescere in futuro.

Sion Basket – Pallacanestro Mendrisiotto  73 – 65
(19-18 / 13-11 / 15-20 / 26-16)

Hanno giocato: Grignola (Ne), Ballabio 2, Erba 15, Summerer, Iocchi 10, Bianchini, Bellarosa 2, Veglio 30, Guida, Aostalli, Caola 6.

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